Psicologa

Indirizzo Teorico

La Psicologia Individuale di Adler costituisce uno dei tre filoni storici della psicologia del profondo, a fianco della Psicoanalisi di Freud e della Psicologia Analitica di Jung, ma essa va soprattutto ricordata, dal punto di vista storico, come l’antesignana di tutte le Scuole a indirizzo socio-culturale della psicologia dinamica. E’ stata, infatti, la prima scuola a porsi l’obiettivo di studiare l’uomo non come soggetto isolato, ma come membro attivo della comunità in cui è inserito.

Il principio fondamentale della psicologia adleriana non è possibile esaminare un essere umano in condizioni di isolamento, ma solo all’interno del suo contesto sociale” ha costituito il cardine maestro su cui si regge tutta la dottrina individualpsicologica della personalità.

Il termine Psicologia individuale, metodo sistemico per la comprensione e il trattamento della personalità totale, si basa sull’insistenza di Adler sull’unicità dell’individuo e sulla creazione da parte sua di un proprio “stile di vita”, in opposizione all’importanza attribuita a Freud agli istinti o alle tendenze generali, comuni a tutti gli individui, e sull’applicabilità di simbolismi generali. Se Freud vede la vita dell’uomo in funzione del passato, Adler la legge in funzione del suo avvenire e questo perché l’individuo è guidato dal desiderio di superiorità, dalla ricerca di somiglianza divina, dalla fede nel suo potere psichico. La volontà di potenza, il sentimento sociale e la finzione sono le tappe principali del percorso.

Adler propone una teoria dell’uomo olistica, teleologica e fenomenologica, rintracciando nella relazionalità l’essenza del Sé/Stile di vita. L’uomo, considerato nella sua unità bio-psichica, non può essere studiato se non in relazione al contesto di appartenenza, valutando il modo soggettivo in cui le esperienze vissute vengono considerate e memorizzate (finzioni), finalizzato al raggiungimento di una meta individuale finale inconscia di autoaffermazione.

Sintetizzare l’evoluzione della Psicologia Individuale Comparata è di certo un’operazione riduttiva e non semplice da compiersi. E’ più utile forse sintetizzare alcuni dei concetti chiave che caratterizzano la dottrina adleriana che possono essere definiti in:

  • La mente umana e il dinamismo
  • L’inferiorità esistenziale
  • La volontà di potenza
  • Il sentimento sociale
  • Lo stile di vita
  • La teleologia
  • Dall’inferiorità alla superiorità
  • Le compensazioni
  • Il complesso di inferiorità
  • La supercompensazione
  • I rapporti uomo-donna
  • Le finzioni

Alcuni di questi concetti chiave sono ormai entrati nel linguaggio d’uso comune come ad esempio Stile di vita, Sentimento sociale, Sentimento e complesso d’inferiorità, Volontà di potenza.
L’intervento psicoterapeutico è volto ad individuare i comportamenti artificiosi e le finzioni nevrotiche dell’individuo, aiutando la persona a veicolare la propria energia verso uno stile di vita più cooperativo e sociale.

Il trattamento è un lavoro creativo, diverso da caso a caso, difficilmente schematizzabile in regole. La mente umana è un tutto unico, in cui ci sono parti visibili e parti invisibili, conscio ed inconscio fanno parte di un’unica struttura con parti rese visibili e parti rese invisibili. Il compito del terapeuta è quello di cogliere alcuni indizi da molti segni che il paziente porta e collaborare con lui, in modo empatico e accogliente, per permettergli di cambiare il suo stile di vita, rafforzando il suo sentimento sociale.

Il trattamento psicoterapeutico nella terapia adleriana persegue un obiettivo molto chiaro di reinserimento sociale attivo nell’individuo.
Secondo questa teoria, accettare le norme ed i valori che sono ideali della collettività sono condizione necessaria per una personalità sana.

L’individualismo viene quindi considerato come una costruzione personale ed antisociale.

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